Eventi del giorno
ASTI TEATRO 38
dal 24-06-2016 al 03-07-2016 - Asti

 

Venerdì 24 giugno

 

Teatro Giraudi (ex chiesa, Piazza San Giuseppe)

Inaugurazione dello spazio interattivo la Macchina delle Illusioni
Lo spazio è realizzato dal Comune di Asti, grazie ai finanziamenti  PISU.
(ingresso libero)


La Macchina delle Illusioni è un luogo di scoperta e approfondimento, non un
museo tradizionale, ma uno spazio dinamico, visitabile durante tutto il festival, dove potersi avvicinare al mondo della scenotecnica teatrale, alle sue leggi, alle sue tradizioni, al suo rapporto con l'innovazione. Il percorso è costruito attraverso una serie di installazioni interattive che permettono al visitatore di scoprire alcuni segreti di questa disciplina affascinante

 

Ore 18.30

Inaugurazione del museo interattivo “La macchina delle illusioni, spazio per l'apprendimento e la divulgazione della scenotecnica teatrale”. In questa occasione, avverrà la cerimonia di intitolazione dello spazio alla memoria del Maestro Eugenio Guglielminetti, scenografo e costumista astigiano, scomparso dieci anni fa.

Ore 20
Aperitivo nel foyer

Ore  21
Antonio Catalano ricorda Eugenio Guglielminetti
 

a seguire

“Visioni di teatri possibili”
Chiara Buratti e Patrizia Camatel, accompagnate dagli ambienti sonori di Albert Fratini, percorrono un viaggio attraverso il pensiero dei grandi critici e teorici che hanno scritto la storia del teatro del Novecento. A cura di Francesco Fassone e Alice Delorenzi. Durata 30’.


Ore  21.30
Proiezione del documentario di Silvio Ciuccetti, dedicato alla vita artistica di Eugenio Guglielminetti “Emozioni e meraviglie”. Durata 40’.

 

Sabato 25 giugno

 

Teatro Alfieri ore 20

Paola Quattrini “Oggi è già domani” (Shirley Valentine) durata 90’ più intervallo
commedia di Willy Russel
adattamento Iaja Fiastri
regia Pietro Garinei
Teatro e Società

 

Una casalinga con un marito distratto e quasi sempre assente, due figli egoisti che si ricordano di avere una madre soltanto quando hanno bisogno di aiuto.. Quella di Dora sembrerebbe una esistenza grigia ma, invece, non è così, perché Dora è una donna dotata di eccezionali risorse e riesce a vincere la solitudine sfogandosi con un amico che sa ascoltare: il muro della cucina.
Al muro, Dora confida sogni, desideri e felici ricordi. Racconta gli accadimenti delle sue giornate e alcuni divertenti incontri: con un'antipatica vicina di casa, una sorprendente compagna di scuola, un cane forzatamente vegetariano e con Pia, la sua unica amica femminista.
Se un muro potesse ridere e commuoversi, non c' è dubbio che il "suo " muro lo farebbe perché il monologo di Dora esprime tenerezza, fantasia ed un irresistibile umorismo. grazie a queste doti, Dora riesce ad evadere dalla prigione domestica, e non solo metaforicamente...
Perché un bel giorno ritrova tutto il suo coraggio: pianta la famiglia ingrata e si tuffa in una esotica avventura partendo per la Grecia insieme con l' amica Pia. E non importa se anche l' amica si rivela un' egoista e la lascia sola per godersi un' avventura amorosa. Uno scoglio in riva al mare diventa il nuovo confidente di Dora. Allo scoglio, come prima al muro della cucina, Dora parla con la sincerità e la libertà di linguaggio, senza mai perdere la fiducia nella gente e nella vita. Ed è così che riuscirà a trasformare il suo oggi in un bellissimo domani…


 

Diavolo Rosso ore 22

PEM-Habitat Teatrali “Caino Royale” durata 75’

con Andrea Bochicchio e Giovanni Longhin

scritto da Domenico Ferrari, Rita Pelusio e Alessandro Pozzetti in collaborazione con Riccardo Piferi

costumi e scenografie Barbara Petrecca

luci e sonorizzazioni Luca De Marinis

regia Rita Pelusio

 

Spettacolo vincitore de "I Teatri del Sacro 2015"

 

Quella di Caino e Abele, il fratello cattivo e il fratello buono, il reietto e il prediletto, è una storia che conosciamo tutti. Ma cosa succederebbe se i due archetipi della storia dell’umanità fossero posseduti dalla forza sovversiva e corrosiva di due clown?

Chi saremmo oggi se Caino non avesse voluto uccidere Abele?

E soprattutto: è possibile non essere figli di Caino?

In una girandola di personaggi e situazioni surreali, tra canzoni e gag, i nostri eroi si interrogano se sia possibile cambiare le sorti della loro storia e forse della storia intera. E ingaggiano tra loro un gioco a odiarsi e amarsi che non ha fine.

 

Cortile di Palazzo Ottolenghi ore 23

Dopoteatro: Brian Ice “I miei primi anni 80 (la Italo Disco vista da dentro)” durata 45’ + dj set

(ingresso libero)

 

Brian Ice: Voce - Tastiere: Luca Frassetto – Basso: Paolo Borio – Chitarra: Giosef Baronio Voci: Susi Amerio, Isabella Tabarini, Martina Pinsoglio – Dj Enzino

 

Un tuffo nella dance made in Italy degli Anni 80, quando tutto era possibile, quando bastava uno pseudonimo inglese, tanto coraggio e una buona melodia per scalare le classifiche di tutta Europa. Brian Ice (al secolo Fabrizio Rizzolo, astigiano) ci racconta le stranezze, gli aneddoti, i controsensi e la meraviglia di un periodo unico nella storia della musica dance, e non solo. Band dal vivo e a seguire DJ set rigorosamente Anni 80.

 

 

Domenica 26 giugno

 

Teatro Alfieri ore 17

OfficinaLS “Personaggi senza sipario”

Spettacolo vincitore Asti Teatro Ragazzi

Di Mario Li Santi

Con Mirko Broccardo, Giorgia Camerino, Giulia Cavatore, Eva D’Avino, Giulia De Nardo, Giovanni Falletta, Francesca Fasano, Alessandro Fassio, Maria Fermentino, Francesca Gardino, Rebecca Gramaglia, Muluken Lombardo, Mattia Lo Re, Mirian Massa, Lorenzo Parola, Davide Perniciaro, Sofia Redento, Giorgia Taurisani.

(ingresso libero)

 

Un gruppo di aspiranti attori si presenta al cospetto di due decani della recitazione: il bizzarro e camaleontico regista Oscar Pelung e il suo assistente, sempre logico e razionale, Omar Detest. L’attesa del provino, carico di gag  divertenti e momenti di tensione, diventa l’occasione per riflettere e parlare del linguaggio teatrale. Una sorta di “teatro nel teatro” che accompagna i protagonisti fino alla tanto attesa audizione.

 

Teatro Giraudi ore 18

LiberamenteUnico “Polvere - la vita che vorrei” durata 60’

ideazione, direzione e creazione Barbara Altissimo e LiberamenteUnico
in collaborazione con Ass. Outsider Onlus

con Renato Alessandria, Giovanni Bina, Pietro Calvisi, Gian Luca Colombelli, Vito D’Andrea, Remo Gardano, Gilberto Girotto, Paolo Mantovani, Ivana Messina, Antonio Negro, Virginio Peano, Speranza Sottomano


LiberamenteUnico nasce nel 1998 come gruppo “visionario” da un’idea di Barbara Altissimo. Centro di formazione e ricerca, rimane una struttura in continua evoluzione e mutamento. Il tema del sociale viene affrontato dal punto di vista del singolo; osservare e indagare il microcosmo, il movimento interiore, il piccolo e semplice quotidiano che racchiude una drammaticità e una poesia in cui non possiamo non riconoscerci. Quel mondo privato e intimo che accade spesso semplicemente a nostra insaputa e che determina la nostra realtà.

Nel 2011 Valter Malosti, direttore della scuola del Teatro Stabile di Torino, invita Barbara a condurre un corso di danza con i gruppo di ospiti del Cottolengo di Torino. Dopo più di un anno di incontri lo spettacolo ha debuttato con successo.

 

Diavolo Rosso ore 22

“Se ci sei batti un colpo” durata 70’

Teatro dell’Istante / A.C.T.I. Teatri Indipendenti

di Letizia Russo

con Fabio Mascagni

luci Alessandro Bigatti

consulenza scenografica Lucia Giorgio

distribuzione Stefano Mascagni

regia Laura Curino

assistente alla regia Stefano Sartore

 

Un solo attore, molti personaggi, una storia surreale e tragicomica per indagare, attraverso la vita di un giovane uomo che ha tutto ciò che gli serve, tranne il cuore, un tema caro a chiunque abbia mai avuto il dubbio se davvero valga o no la pena vivere. Ma la domanda del personaggio e la sua straordinaria esistenza di senza cuore sono anche una lente per osservare, con ironia politicamente scorretta e poesia, tutto ciò che fa della vita il regno della meraviglia e della noia, della normalità e della follia, del desiderio e dell'incomprensione: dalle relazioni famigliari a quelle sentimentali, dall'amicizia al lavoro, dalla visione spirituale a quella scientifica, dalle domande dei bambini ai dubbi degli adulti. A cosa serve vivere, se non hai il cuore?

 

 

Lunedì 27 giugno

 

Teatro Alfieri ore 20

“Talkin’ Guccini” durata 120’ con intervallo

di amore, di morte e altre sciocchezze

con Lucia Vasini – Serafina
Andrea Mirò – La matta
Enrico Ballardini – Vacca di un cane
Fabio Zulli – Il frate
Juan Carlos “Flaco” Biondini – Chitarre
Alessandro Nidi – Pianoforte

regia di Emilio Russo – Produzione TieffeTeatro

 

Francesco Guccini, lo straordinario costruttore di storie, che ha attraversato con le sue canzoni e i suoi racconti quarant’anni di carriera, di canzoni, di speranza e di politica, di sentimento e nostalgia, che rappresentano la limpidezza di un credo, di una coerenza dura a morire. Una biografia diventata biografia collettiva, dalla quale parte un racconto popolato dai personaggi gucciniani, che prendonio vita e forma in un teatro della vita che mescola il tempo e i tempi – un altro tema caro a Francesco – Amerigo, Cencio, il “bello” della balera, Keaton, Van Loon, Antenor, e le “ragazze” Samantha, la bella dell’autogrill, Fantoni Cesira e il luoghi, “tra i castagni dell’Appennino e la sua Emilia “sdraiata fra i campi e sui prati, lagune e piroghe…”. In scena una compagnia di attori, cantanti, musicisti e la musica diretta da Alessandro Nidi con la partecipazione del “mitico” Flaco Biondini, da sempre suo compagno di musica ed emozioni e ispiratore del progetto. Un testo che condiviso con lo stesso Francesco Guccini, tra i racconti, le suggestioni e le pagine nuove e inedite scritte per l’occasione.

 

Teatro Giraudi ore 21

L’Altro Verso “Finzione o realtà? Sei personaggi in cerca di autore”

liberamente ispirato al testo di Luigi Pirandello, con Enzo Bianco, Riccardo Cantin, Vittorio Cantin, Renato Colmuto, Simona Catalano, Michele Falletta, Giancarlo Gamba, Maurizia Giavelli, Luisella Martinetto, Mariangela Ortolan, Giampiero Paoletti, Megi Simo, Cristina Tagliareni, Claudia Tirone, Luca Tomatis.

Ideazione e regia Simona Catalano e Claudia Tirone associazione culturale educativa l’Altro Verso

(ingresso libero)

 

L’Educativa Territoriale Disabilità del Settore Politiche Sociali, Istruzione e Servizi Educativi della Città di Asti in collaborazione con l’Associazione culturale educativa “L’Altro Verso” presenta questa performance teatrale. L’arrivo sul palcoscenico dei sei personaggi  rompe i confini abituali tra arte e vita scatenando l’incredulità e l’ironia della compagnia teatrale: i sei personaggi di fantasia rivendicano il diritto alla vita, che per loro coincide con la rappresentazione della loro vicenda da parte degli attori.  Il lavoro, autoprodotto, è il frutto di un laboratorio di teatro sociale di comunità dal titolo Il Confine è l’abile che ha visto come protagonisti giovani adulti dell’educativa territoriale disabilità e alcuni volontari che hanno contribuito alla costruzione e realizzazione dello spettacolo teatrale.

 

 

Diavolo Rosso ore 22

Roberta Mattei (voce), Marco Ravallese  (pianoforte)

“Cronaca di una vita violenta” durata 50’

di Roberto Valeri
tratto da una "Una vita violenta" di P.P.Pasolini

 

Il romanzo narra la storia di un giovane, Tommaso Puzzilli, che vive nella borgata romana di Pietralata e insieme ai suoi compagni, conosce la fame e la delinquenza, organizza furti e si prostituisce degradandosi sempre di più con comportamenti violenti e animaleschi.

Ma Tommasino non è solo questo: è un'anima che attraverso l'amore per Irene, la degenza in ospedale, il carcere, la scoperta della politica riconosce in se stesso dei valori che credeva non gli appartenessero e desidera ripartire da zero senza più guardarsi alle spalle.

Lo spettacolo, attraverso alcuni capitoli, ripercorre gli eventi e le emozioni che incideranno sulla vita di Tomassino. A parlare non saranno solo le parole di Pasolini ma anche la musica degli stornelli romani che faranno da cornice a questo grande romanzo.

 

Cascina del racconto ore 22

“Nella vigna dell’anima” durata 70’

Un viaggio nella poesia della fatica contadina

di Carlo Cerrato

attraverso William Least Eat Moon, Guido Ceronetti, Arturo Bersano, Jose' Saramago, Gigi Monticone, Frederic Mistral, Jorge Luis Borges e Paul Collins

con Simona Codrino, Sergio Danzi, Ileana Spalla, Med in Itali

consulenza artistica musicale Marco Notari

luci e fonica Michele Demma

Prima assoluta

(spettacolo fuori abbonamento)

                                 

Un racconto di suoni e parole prese a prestito da grandi firme proposte accanto ad altre di autori assai poco noti, ci accompagnano attraverso le emozioni legate al mondo della vigna, dai tempi dell'abbandono delle campagne e dell'esodo verso la città, alla riscoperta dei valori e delle potenzialità di un mondo riconosciuto patrimonio dell'umanità.

 

 

 

Martedì 28 giugno

Teatro Alfieri ore 20

“Sporting” durata 50’
di Mauro Berruto, Elena Miglietti, Enrico Gentina
con Matteo Anselmi, Alessio Arbustini, Samuel Fuscà, Francesco Nappi, Giulia Filippone, Veronica Rossetti, Manuela Grippi

Regia di Enrico Gentina
Musiche: Maurizio Malano

​Tecnico di sala: Pierpaolo Alessio
Scenografia: Grazia Amendola

Municipale Teatro

con l’amichevole collaborazione di Scuola Holden

 

C’è un piroscafo che parte all’inizio del ‘900.

C’è un pallone di cuoio, cucito a mano, marrone come il cioccolato che salva Giorgio dalle epidemie sul piroscafo Messico. Giorgio diventerà poi Jorge e quello stesso pallone lo vedrà passare fra i piedi dei calciatori-militari dell’Independente Sporting, a Leticia, in Colombia.

C’è Ernesto, l’argentino con le mani belle. Ci sono calciatori che imparano a diventare poeti, nonostante nessuno capisca che cosa la poesia c’entri con il gioco del pallone. Ma l’Independiente Sporting arriverà in finale e le mani belle, da poeta, dell’argentino pareranno un rigore che passerà alla storia di Leticia. C’è poi quello stesso pallone di cuoio, cucito a mano, marr one come il cioccolato che rotola fuori, di fianco al palo della porta, ma che insegna che la vittoria non si misura che attraverso il superamento dei propri limiti.

C’è il giovane Ernesto (che poi la storia consacrerà come il “Che” Guevara) in questa storia che cambierà Leticia e i suo figli, per sempre.

 

Diavolo Rosso ore 22

“Letizia forever” durata 90’

Teatrino Controverso / T22

 

testo e regia Rosario Palazzolo

con Salvatore Nocera

assistente alla regia Irene Nocera

scene Luca Mannino

disegno luci Toni Troia

distribuzione Stefano Mascagni

 

Spettacolo vincitore della Biennale Marte Live 2014

Premio Festival Teatri di Vetro 2014

Selezione Torino Fringe Festival 2015

 

Letizia forever è una donna sgrammaticata, esilarante, poetica, semplice e complicatissima, dal linguaggio dirompente, assolutamente personale, intriso di neologismi, solecismi, e non sense semiotici che diventano caricaturali non appena prendono di mira l'instabile certezza dei luoghi comuni. È una donna che racconta la propria esistenza, un'esistenza fatta di soprusi, di ignoranza, di rocambolesche peregrinazioni emotive. Ed è anche una musica, Letizia forever, quella dei “fabulosi anni ‘80”; una musica che entra in collisione con la storia, o la sollecita, o la sorprende.

Ma Letizia forever è soprattutto una distonia della personalità, un accanimento sociale, un rebus irrisolto, e irrisolvibile.

 

 

 

Cascina del racconto ore 22

“Voli imprevedibili” durata 70’

da “Uccelli” di Aristofane

con Elena Romano

e  Marco Bellantone, Paola Bottero, Andrea Caldi, Alhaji Djallo, Mohamed Djallo, Mauro Ghiga, Teresa Grea, Seidou Koune, Oumar Lenglengue, Fabourama Marong, Ornella Micol, Abdullahi Mohammedahmed, Mamadou Ndiaye, Sandro Paciocco, Bianca Sellan e Chiara Siri

regia di Fabio Fassio

(ingresso libero)

 

Lo spettacolo è l’esito di un laboratorio teatrale finalizzato all’integrazione e alla ricerca artistica ed il cast è composto per metà da italiani e per metà da rifugiati maliani, sudanesi, senegalesi, eritrei e del burkina faso. La Commedia dell’arte è il linguaggio comune ed è usata come pretesto per annullare le barriere espressive. “Uccelli” di Aristofane è un'opera fra le più antiche della cultura occidentale che parla di Dei e uomini e creature dell’aria ed offre la possibilità di parlare dei migranti di sempre e di chi da sempre ne fa merce, oggetto, scambio, scempio. Insieme sono depositi culturali che attraversano lo spazio e il tempo.

 

Mercoledì 29 giugno

 

Teatro Giraudi ore 20

Silvia Gallerano - Claudio Botosso

“La locandiera” di Carlo Goldoni durata 110’ con intervallo

o, l’Arte di Vincere

con in o.a.

Giorgio Careccia, Chiara Cavaliere, Diego Florio, 

Andrea Ortis, Giulio Maroncelli, Eva Sabelli

 

adattamento e regia Stefano Sabelli

musiche in scena Piero Ricci

scene Lara Carissimi – Michelangelo Tomaro

costumi Martina Eschini

una produzione Teatro del LOTO di TeatriMolisani soc. coop.

 

Silvia Gallerano, l’attrice italiana più premiata a livello internazionale degli ultimi anni è Mirandolina, la donna moderna che verrà, in questa edizione da “Riso amaro” del capolavoro di Goldoni, prodotto dal Teatro del Loto.

Lo spettacolo diretto da Stefano Sabelli “traghetta”, infatti, la vicenda da Firenze al Delta del Po, in un’atmosfera acquitrinosa anni ’50, fra Conti, Marchesi e Cavalieri che diventano, spiantati melomani, misantropi gagà e misogini di fiume, dediti al gioco.

Nei panni di Ripafratta, Claudio Botosso, attore piemontese, fra i volti più noti del Cinema italiano d’autore. Il cast è completato dal talento dei giovani attori molisani cresciuti nella Compagnia del LOTO, già distintisi, tra palco e schermo, in molte importanti produzioni.

Angelo Miele, vincitore di concorsi internazionali, completa con la sua fisarmonica questa produzione, dove convivono passator cortesi e bracconieri dediti a facili contrabbandi, attratti dal liscio intonato, senza tempo e ritmo, da "lucciole" di varietà, in cerca di clienti di frontiera, in attesa che la Giostra giri e il nuovo mondo arrivi.

 

Diavolo Rosso ore 22

Berardi Casolari “In fondo agli occhi” durata 60’

di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari

Regia: César Brie

luci e audio: Andrea Bracconi
elementi scenici: Franco Casini Roberto Spinaci
collaborazione musicale: Giancarlo Pagliara
organizzazione: Carlotta Ghizzoni

 

Lo spettacolo affronta le tematiche della crisi e della malattia da questa prodotta e derivata. L’indagine parte e si sviluppa da due differenti punti di vista: uno reale, in cui la cecità, malattia fisica, diventa filtro speciale attraverso cui analizzare il contemporaneo, e l’altro metaforico, in cui la cecità è la condizione di un intero Paese rabbioso e smarrito che brancola nel buio alla ricerca di una via d’uscita. Chi è più cieco di chi vive, senza avere un sogno, una prospettiva davanti a sé, di chi essendone consapevole, non può far altro che cedere alla disperazione? Un paese cos’è in fondo se non le persone che al suo interno vivono e si muovono? Un paese non sono le case, non sono le chiese, né i bar o le istituzioni ma la gente che al loro interno abita e ne dà il valore. Un paese malato quindi è fatto da gente malata, come noi. 

 

 

Giovedì 30 giugno

 

Teatro Giraudi ore 19

Silvia Gallerano e Claudio Botosso “La locandiera” (replica) durata 110’ con intervallo

 

Teatro Alfieri ore 20

Giulia Lazzarini “Le parole di Rita” durata 70’

Racconto teatrale per voce, immagini e musica dalla vita e dalle lettere di Rita Levi-Montalcini
testo di Valeria Patera e Andrea Grignolio
regia Valeria Patera
produzione Timos Teatro Eventi in collaborazione con Compagnia Umberto Orsini

 

Capita spesso che personaggi che raggiungono un’ampia notorietà in età avanzata si consegnino alla nostra memoria e immaginazione con l’aura austera della maturità, quasi che giovani non lo fossero mai stati. Questo vale per Rita Levi-Montalcini che, dopo essere stata insignita nel 1986 del Premio Nobel per la medicina, è diventata un’icona internazionale identificata da uno stile inconfondibile.
Ma la vita della grande scienziata, pur segnata da momenti tragici, come le persecuzioni razziali in quanto ebrea, e da difficoltà perché donna in un ambiente, quello scientifico, prettamente maschile, è sempre stata accompagnata da allegria, umorismo e prontezza di spirito. Lo confermano la sua biografia e il carteggio privato - con la madre e l’amatissima sorella gemella Paola - dal quale nasce il testo teatrale: una donna di trascinante vitalità, palpitante umanità ed energica giovinezza. Il testo ripercorre l’avventura umana e professionale di Rita Levi-Montalcini: un viaggio tra vita privata e scienza, opera e segreti, ricordi e aneddoti cui da voce Giulia Lazzarini.

 

Diavolo Rosso ore 22

TiDA - Théâtre Danse “Quintetto” durata 60’

di e con Marco Chenevier

regia, testi e coreografie Marco Chenevier
assistente alla regia Smeralda Capizzi
musiche: Villa Lobos, Yann Tiersen

 

Il “5”, nell’esoterismo, è il numero che simboleggia la vita universale, l’individualità umana, la volontà, l’intelligenza, l’ispirazione e il genio. Ma oggi…c’è la crisi…ed un solo interprete in scena. Uno spettacolo divertente, ironico e dissacrante che si realizza interamente attraverso il coinvolgimento diretto del pubblico, e in cui il protagonista fa emergere liberamente il proprio “clown”, con momenti di coinvolgente, intelligente e lucida ilarità, e dove la destrutturazione scenica trova una divertente e originale applicazione per parlare costruttivamente della crisi e della costrizione a reinventarsi.

 

Cascina del racconto ore 22

Palmarosa band in concerto

Maria Rosa Negro: Voce
Alessandro Gianotti: Chitarra e Mandolino
Ezio Cocito: Sax
Claudio Genta: Tastiere
Lorenzo Bartolomeo Nisoli: Basso
Luciano Poggio: Batteria

(ingresso libero)

Il gruppo propone un’escursione nella musica degli anni ’50 raccontando una storia veramente accaduta in quell’epoca ad Asti, nell’allora scintillante “dancing” all’aperto: La "Palma Rosa".

 

 

Venerdì 1 luglio

 

Sala Pastrone ore 19 (replica ore 21)

Teatro Sotterraneo “Homo ridens” durata 30’

creazione collettiva Teatro Sotterraneo
in scena Daniele Bonaiuti, Sara Bonaventura,Claudio Cirri, Filippo Paolasini, Matteo Ceccarelli

scrittura Daniele Villa
produzione Teatro Sotterraneo, coproduzione Armunia, Centrale Fies
Vincitore del Be Festival 1st Price e l'Act Festival Price al Be Festival di Birmingham 2012.

(spettacolo fuori abbonamento)

 

Homo ridens è una performance pensata come esperimento su campione, un test sul pubblico-cavia chiamato a reagire a determinati stimoli che attengono al riso e ai suoi meccanismi. Il progetto rivede e aggiorna i risultati delle proprie ricerche in ogni città e di conseguenza ne prende il nome. L’intento è quello d’indagare l’attitudine umana alla risata, misurandone i limiti e la complessità. Nel riso rinunciamo alla funzione vitale del respiro, nel riso è la parte aggressiva di noi che ci fa digrignare i denti, nel riso è l’intrattenimento del potere ma anche la rivolta popolare. Sappiamo che la coscienza di sé permette all’uomo di vedersi dall’esterno. Sappiamo che la coscienza di sé rende l’uomo consapevole della morte. Ma cosa c’è da ridere?

 

Diavolo Rosso ore 22

“Briganti”

Compagnia Berardi Casolari

Spettacolo vincitore del concorso internazionale
“L’altro Festival” – Lugano ed. 2005

Scritto diretto ed interpretato da
Gianfranco Berardi

Assistenza alla Regia e Luci: Gabriella Casolari

Con la supervisione di Marco Manchisi

 

Il progetto dal nome “Briganti” nasce nel febbraio 2000 attraverso un primo lavoro di ricerca prettamente storico – sociale. Studiando, leggendo e ricercando su libri di storia, su testi di autori contemporanei (uno fra tanti Tommaso Pedio), e documenti rinvenuti in biblioteche, è nata la volontà di rendere sottoforma teatrale, di descrivere attraverso la messinscena, quelle emozioni e quelle atmosfere vissute in questa prima fase del lavoro.

Il progetto infatti affronta le tematiche del brigantaggio meridionale post-unitario (1860-61); la scena si svolge in una cella delle carceri del ex- Regno delle Due Sicilie, dove, attraverso le memorie di un giovane ventiseienne caduto prigioniero in battaglia, si rivivono avvenimenti ed episodi che hanno segnato la vita delle popolazioni del Mezzogiorno d’Italia prodotti dallo scontro fra il nuovo ordine costituito e reazionari.

L’intero universo dei fatti narrati trae spunto da documenti storici di vicende realmente accadute e spesso tralasciate dalla storiografia ufficiale. Ad essi, però, si miscela il mondo della tradizione orale popolare non privo di spunti fantastici. Il testo trasforma in sogno realtà crudeli, ironizza su temi, nostro malgrado, ancora vivi, ponendo attenzione sulle radici “culturali” del problema, cercando di non cadere in una retorica politica.

Un solo attore in scena con una sedia, cerca di manifestare un taglio di una storia ancora per un certo verso negata, ancora attuale e sicuramente universale; mette in scena particolari, dettagli, racconti ispirati a precise zone o personaggi storici evitando di chiudere il tutto in una realtà spaziale circoscritta, senza alcuna narrazione filologica della storia.

Scene e luoghi della memoria sono affidati al lavoro delle luci. Alla vita di Carmine Crocco, alla quale molte biografie di eroi celebri possono essere paragonate e alle sue scorribande nelle province lucane, è liberamente ispirato il lavoro, in quanto testimone di ribellione come reazione e non rivoluzione.

 

Cascina del racconto, ore 23

“Frifrì” durata 60’

Concertino-varietà con avanzi di discorsi amorosi

Con Roberta Lidia De Stefano e Francesco Visconti. Alla tastiera Lorenzo Morra

Produzione "Le Brugole & Co."

(spettacolo fuori abbonamento)

 

Era il 2014 quando Le Brugole incontrarono Francesco Visconti, e da lì si ripromisero di inventare insieme un "recital semiserio sulla canzone diversamente etero": qual é la colonna sonora dei tuoi sentimenti? In che verso poetico ti riconosci? Beh, noi qualcosa abbiam trovato...canzoni di nicchia, ma anche grandi classici della canzone d' amore italiana, che in realtà nascondono qualcosa di misterioso...ma nemmeno poi tanto... perché infine l'amore é una Legge che, a differenza della legge, é davvero uguale per tutti...con qualche piccola differenza!... Dunque parafrasando a nostro favore quel burlone di Palazzeschi: "...e lasciateci invertire! Oops...DIVERTIRE!"

 

Piazza San Secondo/Via Garibaldi ore 20/24

Burattinarte

(ingresso libero)

 

Ass. Respiro (Belvedere Langhe) Ludobus (installazione ludica)

Simona Molari (Torino) Taglia Forte (performance itinerante)

Selena Bortolotto (Milano) Circolino (2 repliche)

Compagnia La Fabiola (Como) Attenti a quei due (2 repliche)

ore 22,00 Teatro in Trambusto (Udine) Varietà Prestige (su palco in piazza San Secondo)

 

Palazzo Gazelli ore 24

Faber Teater “Le vie dei canti. Il Purgatorio” durata 80’

una creazione di Faber Teater

con Francesco Micca, Lodovico Bordignon, Lucia Giordano, Marco Andorno, Paola Bordignon, Sebastiano Amadio, Aldo Pasquero.

Regia: Aldo Pasquero, Giuseppe Morrone

(spettacolo itinerante per 50 spettatori - fuori abbonamento)

 

Un percorso per cinquanta spettatori che diventano pellegrini. Nel cuore della notte, sul far della sera o alle prime luci del mattino.

Condotto da una premurosa "guida" narrante che porta a “riveder le stelle” il pubblico cammina, si ferma, ascolta e riprende a camminare lungo i suggestivi spazi di Palazzo Gazelli di Rossana (di impianto medioevale), tra cui i cortili, le pertinenze rustiche, le scuderie e le cantine con murature di origine romana. 

Il Purgatorio: la cantica dell'amicizia e cuore pulsante dello spettacolo. Lì si incontreranno vari personaggi (a cui sono affidati la poesia, l'endecasillabo e il canto) fra cui Dante ritrova gli amici e gli artisti della vita terrena e i suoi maestri. Sino alle porte del Paradiso, dove il suono e l'immagine si sostituiscono alla parola e alla ragione, volgendo lo sguardo verso la “gloria di colui che tutto move”.

Dopo la prima esperienza di percorso negli spazi di Palazzo Gazelli, nata da un'intuizione del Teatro degli Acerbi, “Le vie dei canti. Purgatorio” torna ad abitare le sale dell'edificio storico in tre appuntamenti in orari diversi.

 

Sabato 2 luglio

Palazzo Gazelli ore 17.30

Faber Teater “Le vie dei canti. Purgatorio” (replica) durata 80’

 

 

Teatro Giraudi ore 19

Anna Bonaiuto e Gianluigi Fogacci “La Divina Sarah (prima nazionale) durata 90’

dal testo di JOHN MURREL “Memoir”

versione francese di ERIC EMMANUEL SCHMITT

traduzione italiana di Giacomo Bottino

regia Marco Carniti

Teatro e Società

Lo spettacolo è un atto d’amore per una diva immortale.

Una donna che con la sua arte e le sue stravaganze ha costruito il primo esempio di divismo della storia dello spettacolo al femminile. 

Una rivoluzionaria anticonformista che per prima si impose sulla scena mondiale  in abiti maschili. Un mito vivente che riscrive il suo  tumultuoso  percorso di vita  sulla pelle dello segretario-schiavo, con il quale  si instaura  un divertente e surreale  rapporto  sadomasochistico. Una partita a due dove è protagonista il gioco degli attori, grazie al tono  ironico rapido e cinico  delle battute  e al continuo entrare e uscire dalla finzione teatrale.

Un testo sarcastico dove il comico e il drammatico di alternano per la costruzione di una  grande personalità d’artista. E ne svela l’umano che si nasconde dietro la maschera, la ferita che stà dietro a ogni arte e di cui ogni arte si nutre.

Una Sarah Bernhardt messa a nudo. Iconica, grottesca, esasperata e disperata di fronte a quello che per lei non dovrebbe mai arrivare: la parola fine.

 

Diavolo Rosso ore 19

Carrozzeria Orfeo  - Fondazione Pontedera Teatro “Thanks for vaselina” durata 90’

drammaturgia Gabriele Di Luca

con Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Beatrice Schiros, Ciro Masella, Francesca Turrini

musiche originali Massimiliano Setti

luci Diego Sacchi

costumi e scene Nicole Marsano e Giovanna Ferrara

regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi

in collaborazione con La Corte Ospitale, Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria

 

Acclamato dal pubblico e dalla critica, provocatorio, ironico e caustico, "Thanks for vaselina" è una cinica storia di opportunità senza buoni, cattivi o giudici raccontata dalla Carrozzeria Orfeo, compagnia vincitrice dei Premi Hystrio Castel dei Mondi 2015 e Twister 2016.

Un titolo allusivo, un omaggio all’unguento che consente il trasporto illegale di droghe oltre frontiera in “valigie” molto intime. Ma il traffico di marijuana è solo una componente dello spettacolo, un pretesto intorno al quale ruotano esistenze spinte al limite, che concorrono nel dar forma ad uno spaccato di devastazione umana, dove tutte, proprio tutte le tragedie scorrono veloci dalle bocche ai corpi dei cinque bravi attori. L’energia di Carrozzeria Orfeo arriva dritta allo stomaco, come un potente fendente. Avanza piano, conquista e avviluppa, per poi lasciare l’amaro in bocca. Fa ridere fuori e piangere dentro.

 

Cascina del racconto ore 23

Gli Omini “Ci scusiamo per il disagio” durata 60’

di Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini e Luca Zacchini

con Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi e Luca Zacchini

produzione Associazione Teatrale Pistoiese

sostegno alla produzione Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Toscana

 

Gli Omini sono stati un mese alla Stazione di Pistoia, sui binari.

Hanno parlato con la gente. Hanno incontrato alcuni pendolari, molti ex carcerati, altrettanti in libertà vigilata, piccioni, studenti confusi, marchettari, gente che non ha più la macchina, coppie di ogni tipo, amore in ogni forma, piccioni, tossici, barboni suonatori di mandolino, donne che alla stazione leggono e poi parlano come un libro stampato, piccioni.

Gente che si nasconde, che tende ad essere dimenticata, gente che si guarda con la coda dell`occhio. Gente che guarda i treni passare e deve stare lontano dalla linea gialla. Intanto, si rammenta che il treno che stanno aspettando è passato su un altro binario. Ci scusiamo per il disagio ha debuttato a luglio 2015 nel Deposito dei Rotabili Storici di Pistoia, un luogo carico di memoria, un angolo protetto e sconosciuto della città che ha aperto al pubblico per dieci serate.

 

 

Cortile di Palazzo Ottolenghi  ore 23

Dopoteatro con Dj Testore + CSN & Booyoun “On the road”

(ingresso libero)

 

Un viaggio full immersion nella  west coast americana condotto da  Dj Testore (medico, scrittore ed esperto musicologo) che con i suoi racconti e immagini condurrà gli spettatori ad assaporare la musica dei gruppi che hanno fatto la storia del rock made in USA, sulle strade della California e dintorni. In compagnia di Franco Testore saliranno sul palco CSN & Booyoun', astigiani che da oltre 30 anni propongono un repertorio rigorosamente live-unplugged. CSN & Booyoun' ( Chicco Rissone, Sergio Pesce, Nico Aloisio e Franco Bogliano "Booyoun") sono riconosciuti nel mondo tra le cover band ufficiali di Crosby, Stills, Nash & Young. 

 

 

Domenica 3 luglio

 

Palazzo Gazelli ore 6

Faber Teater “Le vie dei canti: Il Purgatorio” (replica) durata 80’

 

 

Teatro Giraudi ore 19.30

Anna Bonaiuto e Gianluigi Fogacci “La Divina Sarah (replica)

 

 

Diavolo Rosso ore 21

Roberto Castello e Andrea Cosentino “Trattato di economia” durata 60’

coreocabaret confusionale sulla dimensione economica dell'esistenza

Aldes

progetto, drammaturgia, regia Roberto Castello e Andrea Cosentino

con Roberto Castello e Andrea Cosentino

assistente Alessandra Moretti

videopartecipazione straordinaria Attilio Scarpellini

direzione tecnica Luca Telleschi

in collaborazione con Sardegna Teatro

 

Lo spettacolo è l’incontro fra due artisti diversi per generazione, ambito, formazione e percorso artistico, che per caso un giorno hanno scoperto di covare lo stesso desiderio: realizzare uno spettacolo sulla scienza che vuole liberare l’umanità dalla schiavitù del bisogno. Dopo oltre un anno di letture, incontri, dubbi, entusiasmi e crisi il progetto inizia a prendere forma, una forma nella quale economia, arte e morale si aggrovigliano con esiti paradossali.

Il risultato è un progetto performativo tra parola e gesto che si interroga sul denaro, sul suo valore, sulla sua invadente onnipresenza e sulla sua sostanziale mancanza di rapporto con la realtà.

Porsi ai margini del contratto per renderne palesi i paradossi inventando situazioni limite e domande inappropriate è il modo per riprendere possesso, almeno simbolicamente, di ciò che non si capisce e non si controlla annientandolo con una risata liberatoria.

 

 

Cascina del racconto ore 22.30

Joan Clevillé Dance Company “Plan B for Utopia” durata 60’

Con Solène Weinachter and John Kendall

Anteprima in collaborazione con il Festival Mirabilia

 

Prima hai un piano, poi non ce l’hai più. Hai un sogno e poi ti svegli. T’innamori e poi il tuo cuore si spezza. La domanda è: raccogli i pezzi e provi di nuovo?

Plan B for Utopia è un lavoro di teatro-danza carico di gioco della compagnia con base a Dundee Clevillé Dance. I carismatici interpreti Solène Weinachter e John Kendall esplorano la nozione di utopia e il ruolo che l’immaginazione può giocare come forza motrice di un cambiamento nelle nostre vite personali e collettive.

Joan Clevillé Dance è una compagnia indipendente basata nella città di Dundee in Scozia. La pratica della compagnia è radicata sia in una ricerca del movimento che nella sperimentazione di teatro e storytelling, sfidando i confini convenzionali tra i generi. I lavori di Joan sono stati presentati in diversi festival in tutta Europa fino a giungere in Giappone.

Ha creato spettacoli per la piattaforma coreografica dell’Opera di Graz e per lo Scottish Dance Theatre, e, tra gli altri, ha ricevuto commissioni da Thomas Noone Dance (Spain), Café Fuerte (Austria-Switzerland), e dall’ Institut del Teatre (Barcelona).

 

…e ancora….

 

 

25-30 giugno giardino di Palazzo Alfieri

Residenza ASTISS Teatro

“La spettacolo della Res Publica”

(ingresso libero)

 

Consorzio Asti Studi Superiori Polo Universitario ASTISS

Con la promozione del Comune di Asti

Con il contributo di Comune di Asti, Fondazione Giovanni Goria, Edizioni SEB27, Libreria La Bussola, Hdemia del Gusto

Con la realizzazione di Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro e Associazione culturale Compagnia Marco Gobetti

 

Spettacoli e azioni in residenza, per formare la cittadinanza stupendo e incuriosendo.

Un doppio percorso promosso da Asti Studi Superiori, tematico e di genere.

Tema cardine: le Istituzioni e la gestione del potere.

 

sabato 25 giugno

ore 21,30: Antigone di Vittorio Alfieri, Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro / Fondazione Centro di Studi Alfieriani di Asti e Consorzio Asti Studi Superiori Polo Universitario ASTISS
 

domenica 26 giugno

ore 17,00: presentazione del volume Un’ingannevole guerra privata di Sergio Rustichelli, con aperitivo a seguire

ore 21.30: monologo 1863-1992 | DI GIOVANNI IN OLTRE – Storia d’Italia e di persone da Giovanni Corrao a Giovanni Falcone di Marco Gobetti | Associazione culturale Compagnia Marco Gobetti
 

lunedì 27 giugno

ore 21,00: lectio magistralis Vittorio Alfieri e il “dialogo della coscienza” con Carla Forno, Fondazione Centro di Studi Alfieriani di Asti
 

 

martedì 28 giugno

ore 21,30: Gianni Goria: un passato declinato al futuro di Mario Nosengo
 

mercoledì 29 giugno

- ore 18,30: lectio magistralis Potere e società nell’Italia repubblicana con Leonardo Casalino, Université Grenoble Alpes di Grenoble

- ore 21,30: Carlo, Ettore, Maria e la Repubblica - storia d’Italia dal 1945 a oggi di Leonardo Casalino e Marco Gobetti | Associazione culturale Compagnia Marco Gobetti / Coordinamento Teatrale Trentino | prima regionale, in occasione del 70° anniversario della Repubblica italiana
 

giovedì 30 giugno

ore 21,30: lettura integrale in concerto de La caduta di Friedrich Dürrenmatt | Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro / Associazione culturale Compagnia Marco Gobetti

 

 

Museo Lapidario 27, 30 giugno, 1 luglio (due repliche al giorno, 19 e 19.45)

“Le pietre parlano”

Iniziativa teatrale nata da un’idea di Laurana Lajolo per valorizzare la Cripta di Sant’Anastasio e attirare un pubblico interessato a visitare il museo in un modo inconsueto. Il testo è della scrittrice Laura Calosso. Lo spettatore viene trascinato in una suggestione e trasportato in un mondo antico che ha molto da dire al nostro presente, con la sensazione di “scendere nel tempo” e di entrare in questa dimensione “collettiva”.

Hanno partecipato gli studenti del Liceo Artistico di Asti, del corso di Moda dell’Istituto “A. Castigliano”, dell’Istituto Civico di Musica “G.Verdi”. Il coordinamento degli studenti-attori del Liceo Classico è a cura di Carlo Bavastro ed Enrico Cico.

La consulenza museale è di Mariacristina Marchegiani,  coreografie di Iolanda Rega, regia di Paolo Melano Le voci recitanti sono di Laura Calosso e Paolo Melano. Musiche di Andrea Passarino e Roberto Alciati.

L’evento fa parte del  “Progetto  scuole per l’Unesco” coordinato dall’Associazione culturale Davide Lajolo nell’ambito del Progetto “Le architetture del vino” dell’Associazione Paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato, sostenuto dal Ministero Beni e Attività Culturali e Turismo. Si ringrazia Fondazione Cassa di Risparmio di Asti.

 

Ingresso libero su prenotazione 0141,437454 (massimo 20 persone a replica).

 

 

Martedì 28 giugno dalle 19,30

Spazio San Giovanni (Via Natta 36)

LOST & FOUND 

Sette anni in barca e l'avventura del ritorno

Elena Sacco, autrice del libro “Siamo Liberi”, dialoga e racconta del proprio viaggio per mare alla ricerca del paradiso con Massimo Cotto e Roberta Bellesini. Si parlerà di libertà, fuga, normalità e resilienza, con la voce intensa di Chiara Buratti, il violino acerbo di Michela Nittardi, le atmosfere video di Alessio Bini ed i dettagli gustosi di MERCATO66.

(ingresso libero)

 

1, 2, 3 luglio ex sede Biblioteca, Palazzo Alfieri (ingresso da via Goltieri) ore 20-24

Assenza (Walter Pasculli e Cinzia Schillaci)

“Etere – primo studio”

(Performance su prenotazione a ingresso libero)

 

La performance durerà 6 minuti e verrà ripetuta più volte.

Due figure e una maschera ma non è teatro. Figure malandate, narcotizzate, inadatte all'azione e alla parola. Figure obbligate da una coazione a ripetere a fare impietosamente mostra di sé in uno spettacolo che non esiste se ci chiama tutti in causa, attori e spettatori, perché - diceva Baudrillard - "per far sì che ci sia spettacolo ci devono essere spettatori e oggi facciamo tutti parte dello spettacolo; pertanto non c'è nessuna società dello spettacolo". In questa narcosi che sopisce la coscienza, vorremmo almeno riuscire a distinguere la cura dal male, l’inettitudine dalla costrizione, la natura fallace dalla violenza responsabile. Vorremmo sapere se esiste un varco in cui infilarci a respirare per svegliarci dall'anestetico, la quintessenza da cui tutto dipende.

Prenotazione obbligatoria chiamando in orario di biglietteria lo 0141.399057-399040-399032 oppure, dalle 19 alle 23, il numero 338.4840432.

 

 

AstiTeatro al Mago

Dal 25 giugno al 3 luglio 2016

Magopovero – Museo dell’Immaginario

di Antonio Catalano

Palazzo Ottolenghi

Corso Alfieri 350 – Asti

 

 

Ogni giorno, dalle 9 alle 12,30 e dalle 16 alle 19: apertura del Museo dell’immaginario per visita degli “universi” e del nuovo percorso poetico: “Tane, nascondigli, suoni, armadi, silenzi e un po’ di spavento”

 

 

25 e 26 giugno, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17: laboratorio condotto da Antonio Catalano con interventi yoga di Paola Bortoluzzi

“Il riso, il sorriso e il pianto: due giorni per esplorare le lingue del teatro ed oltre”

(Prenotazione obbligatoria, quota partecipazione euro 100,00)

 

25 giugno 2016, dalle ore 17: festa di apertura di AstiTeatro al Mago

(ingresso libero)

 

Dal 27 giugno al 1 luglio, dalle ore 16 alle 18: laboratori creativi di arte e musica

(Prenotazione obbligatoria, quota partecipazione euro 8,00. Programmi speciali per gruppi, oratori, centri estivi…)

 

1 luglio – 2 luglio, alle ore 18: Spettacoli al Mago, per pubblico di tutte le età, con Antonio Catalano e artisti ospiti

(ingresso euro 5,00)

 

3 luglio, dalle ore 16: Festa per la chiusura di AstiTeatro al Mago, con storie, racconti e molte altre cose

(ingresso libero)

 

 

Dal 27 giugno al 1 luglio, ore 14-19, Sala Gianni Basso (ex ridotto Teatro Alfieri)

Laboratorio “Mi sono scritto addosso”

A cura di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari

 

Il laboratorio teatrale, curato dalla Compagnia Berardi-Casolari, attraverso l’utilizzo di tecniche attoriali ed autorali affronta ed analizzano le tre fasi fondamentali del processo teatrale: la scrittura scenica, la recitazione e la composizione registica .

Lo scopo è quello di costruire materiali utili alla creazione di una vera e propria messinscena.

Il percorso prende spunto  da noi stessi da quello che siamo  dalla voce  e dal corpo che abbiamo, da come parliamo e come ci muoviamo, dai nostri personali vissuti e da ciò che ci colpisce della realtà  che ci circonda e si sviluppa  attraverso le dinamiche del fare teatro.

Le tecniche utilizzate sono: training fisico, training vocale, esercizi di improvvisazione verbale, di improvvisazione scrittoria, ideazione e realizzazione di  immagini, analisi ed indagine della scena;

Ai fini di creare monologhi, dialoghi, azioni ed immagini utili alla costruzione del montaggio finale.

L’intenzione è quella di condurre i partecipanti alla creazione di un  breve atto unico,  da loro stessi scritto ed interpretato, in cui raccontare se stessi possa essere una maniera per raccontare il mondo e, al contrario, in cui raccontare la realtà che ci circonda possa essere il pretesto per raccontarsi e conoscersi meglio.

Il progetto infatti prende spunto da uno degli spettacoli della compagnia: “In fondo agli occhi” di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari per la regia di Cesar Brie, in cui la cecità è affrontata in maniera tragicomica  come malattia da cui Gianfranco è afflitto e di cui Gabriella si prende cura e come allegoria dello “stato” in cui oggi verte il nostro paese.

Ed è proprio ispirandosi a quest’opera, alle tematiche in esso affrontate ed alle sue cifre espressive; cattiveria e comicità, ironia e poesia, autobiografico ed universale che il laboratorio intende sviluppare la sua ricerca.

La durata del laboratorio è di cinque giorni nei quali si lavorerà per cinque ore al giorno. Iscrizione 50 euro (ridotto 30 euro per ragazzi under 25).

 

Durante il festival sarà aperta l’osteria “Al Gat Rustì” in via Bonzanigo

 

 

 

BIGLIETTI:

 

Intero 10 euro

Ridotto abbonati stagione Teatro Alfieri e over 65: 7 euro

Ridotto ragazzi under 25: 5 euro

 

“Homo Ridens” e “Nella vigna dell’anima”: ingresso 5 euro

 

Abbonamento Festival (18 spettacoli): 90 euro

 

Abbonamento “Il nuovo che avanza” (10 spettacoli): 50 euro (ridotto 30 euro per ragazzi under 25):

 

PEM-Habitat Teatrali “Caino Royale” 25 giugno ore 22

Fabio Mascagni- A.C.T.I. Teatri Indipendenti “Se ci sei batti un colpo” 26 giugno ore 22

Roberta Mattei e Alessandro Cendamo “Cronaca di una vita violenta” 27 giugno ore 22

Salvatore Nocera – Teatrino Controverso – T22 “Letizia Forever” 28 giugno ore 22

Teatro Instabile di Aosta “Quintetto” 30 giugno ore 22

Riserva Canini “Talita kum” 1 luglio ore 22

Carrozzeria Orfeo-Fondazione Pontedera Teatro “Thanks for vaselina” 2 luglio ore 19

Gli Omini “Ci scusiamo per il disagio” 2 luglio ore 22.30

Roberto Castello e Andrea Casentino “Trattato di economia” 3 luglio ore 21

Joan Clevillé “Plan B for utopia” 3 luglio ore 22.30

 

 

 

Per informazioni e prenotazioni: biglietteria Teatro Alfieri

0141.399032-399057-399040

Inizio prevendite: martedì 7 giugno. La biglietteria sarà aperta martedì, giovedì e venerdì con orario 10-14 e mercoledì con orario 10-17. Dal 25 giugno sarà aperta tutti i giorni con orario 10-16 e sui luoghi di spettacolo un’ora prima dell’inizio delle rappresentazioni.

 

www.comune.asti.it

 

Ufficio stampa: Alexander Macinante a.macinante@comune.asti.it

 

Asti Teatro 38 è anche su Facebook e Twitter

 

www.facebook.com/AstiTeatro

 

https://twitter.com/astiteatro

 

 

Le durate degli spettacoli sono indicative. Il programma potrebbe subire variazioni.

Il p

Maggiori informazioni: www.facebook.com/AstiTeatro

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